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Peculiarità della bici Aprilia Enjoy
motore montato sulla pedivella. In questa configurazione il motore sfrutta il cambio, esattamente come per le auto e moto. Ciò significa che Aprilia Enjoy può affrontare pendenze considerevoli, utilizzando marce adeguate alla pendenza, senza che il motore venga ad essere sollecitato con coppie estreme.
batteria abbastanza leggera. Performante e ben realizzata, del tipo NiMh (nichel-metallo idruro) di circa 6.5kg (incluso contenitore), compatta e sistemata tra sella e sterzo. All'epoca della sua realizzazione la soluzione era da considerare assolutamente allo stato dell'arte.
il motore è portentoso. Test approfonditi hanno messo in evidenza la possibilità di utilizzarlo con correnti impulsive elevale, con resa anche superiore al kW.
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Problemi riscontrati nelle bici Aprilia Enjoy
Come accennato nella Home Page Aprilia ha lanciato un prodotto innovativo forse precorrendo i tempi. Per questo motivo il mercato non ha risposto secondo le aspettative, e solo alcune migliaia di esemplari sono stati distribuiti in giro per il mondo. Se Enjoy fosse stata ancora prodotta almeno per qualche anno, i problemi sarebbero stati risolti dalla stessa Aprilia, con versioni successive della bici o con la distribuzione di ricambi di seconda generazione. L'interruzione della produzione e la richiesta del mercato hanno determinato invece l'aumento dei prezzi dei ricambi disponibili a magazzino. La vendita di Aprilia alla Piaggio ha poi determinato il "decesso" di questo settore, che solo recentemente Piaggio ha iniziato a considerare. Naturalmente una azienda volta alla vendita di scooter tradizionali ha considerato controproducente il settore dell'elettrico.
I problemi della Aprilia sono riguardano essenzialmente la batteria, la centralina ed il sensore di coppia.
Batteria
Il problema forse più serio è la mancanza di batterie di ricambio originali ed a prezzi contenuti. Sono state messe in circolazione batterie spare a costi piuttosto elevati tanto da scoraggiare gli utenti che si sono adattati a soluzioni custom di scarso valore artigianale e comunque a costi elevati. Le batterie originali che ancora qualche volta sono riscontrabili in qualche magazzino vanno assolutamente evitate.
Il concetto di batteria integrata nel telaio, ottimizzata in dimensioni, ne impedisce la facile sostituzione con altre magari di dimensioni lievemente differenti. Nel caso di Enjoy lo spazio è estremamente limitato.
Le batterie non hanno problemi costruttivi e garantiscono circa 500 cicli di scarica, quindi considerando un percorso di circa 40km per scarica, la percorrenza di un pacco batterie è di circa 20000km. La vita delle batterie è stimata in circa tre anni di uso giornaliero.
Un problema intrinseco delle celle NiMh è l'elevato livello di autoscarica che ammonta al 30% mensile e l'effetto memoria che non è del tutto nullo, migliore di quello delle batterie NiCd ma comunque non nullo. Quindi l'errata conservazione della batteria fa si che, lasciata inutilizzata per lungo tempo, perda in prestazioni e presenti celle con abbattimento netto delle prestazioni. Questo è quello che è accaduto a molti che hanno lasciato la bici inutilizzata magari per un anno per ritrovare la batteria non più funzionante al 100%. La batteria doveva essere caricata una volta al mese, informazione indicata anche nel manuale d'uso che solo pochi hanno letto.
La batteria originale deve essere caricata e controllata costantemente. Una ricarica di riequilibrio mensile non va considerata come ricarica totale, quindi non fa parte delle 500 indicate precedentemente. La corretta gestione del pacco batterie va effettuata usando un timer che alimenti il caricabatterie una volta al mese per un'ora, in modo da ripristinare i livelli di carica massima preservando parallelamente lo stato di salute degli elementi. Questo non è un problema delle batterie Aprilia, è un problema legato alla tipologia di accumulatori NiMh, che sono prodotti Green lanciati sul mercato negli anni '90. Sgomberarono il campo dagli accumulatori al nichel cadmio rispetto ai quali migliorarono l'effetto memoria, ridotto ma presente, aumentarono la densità di potenza e di energia ma per contro il livello di autoscarica risultava maggiore (30% rispetto al 15% delle NiCd).
Per la sezione realtiva alla sostituzione della batteria vai alla pagina dedicata o clicca qui.
Centralina
Molte centraline hanno smesso di funzionare improvvisamente e senza alcun preavviso. Questo è un difetto che purtroppo si è manifestato in molti casi. Ad oggi, si contano sulle punte delle dita le centraline originale che ancora funzionano. Quando funziona funziona bene. In altri casi la centralina si è danneggiata a causa di un uso improprio della bici, questo nella maggior parte dei casi. Aprilia ha realizzato il prodotto dando la possibilità all'utente di migliorare le prestazioni generali in termini di resa. Il motore infatti, come già indicato, consente di erogare potenze di gran lunga maggiori dei 250W stabiliti dalla legge. Il taglio di un filo "bianco" aumenta le prestazioni in modo drastico, a discapito però della batteria scarica dopo qualche chilometro e della centralina stessa. Molte bici che abbiamo riparato erano danneggiate irrimediabilmente, batteria e centralina, dal taglio del filo. Noi non siamo per il taglio del filo, in quanto 250W indicati dalla legge sono più che sufficienti, quando si circola su strade pubbliche. Una nota importante riguarda un'informazione messa in giro da incompetenti. La centralina Aprilia originariamente era aperta, ossia i componenti elettronici erano a vista. Un coperchietto di alluminio avrebbe avuto il compito di proteggere la componentistica da acqua e polvere, essendo montata in modo esposto, dietro la ruota anteriore. Il coperchietto è stato subito rimosso perchè il passaggio dei cavi creava delle imperfezioni nella tenuta e si passo al riempimento con resine particolari che avevano il compito di isolare il sistema dall'ambiente. Le centraline originali non conviene ripararle per cui abbiamo progettato e realizzato una centralina che esteticamente richiama quella originale ma che naturalmente è molto avanzata in quanto le performance sono definite dall'utente via smartphone e quindi attraverso un app su android e apple dedicata.
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