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Peculiarità

Aprilia Enjoy

Peculiarità della bici Aprilia Enjoy.


  • concetto di pedalata assistita innovativo. La coppia viene fornita dal motore solo nel momento in cui l'utente applica la spinta sul pedale. Questo aspetto, criticato da alcuni, è invece intelligente dal punto di vista tecnologico e prestazionale. Il concetto di pedalata assistita corretto è proprio quello utilizzato da Aprilia. Se l'assistenza avviene invece anche quando non si "spinge" sui pedali, la bici è come si  trasformasse, ad intervalli regolari, da pedalata assistita a puramente elettrica. La metodologia Aprilia consente al motore e al drive di potenza di lavorare ad intermittenza, ossia per frazioni di tempo, con un duty cycle che oscilla tra il 20% e il 50%. Ciò rappresenta un vantaggio non solo per l'autonomia ma anche per gli effetti termici sulla componentistica, motore incluso. La spinta  risulta effettivamente  proporzionale allo sforzo applicato sulla pedivella, grazie al sensore di coppia montato sul blocco motore. Con la sua  batteria, di circa 300Wh ed in buono stato, la bici garantisce un'autonomia effettiva anche di 50km. Ciò  dipendende naturalmente dallo stile di guida, dalle salite, dalla velocità e dal peso del ciclista per cui può essere anche abbastanza inferiore. 

  • motore montato sulla pedivella. In questa configurazione il motore sfrutta il cambio, esattamente come per le auto e moto. Ciò significa che Aprilia Enjoy può affrontare pendenze considerevoli, utilizzando marce adeguate alla pendenza, senza che il motore venga ad essere sollecitato con coppie estreme.

  • batteria abbastanza leggera.  Performante e ben realizzata, del tipo NiMh (nichel-metallo idruro) di circa 6.5kg (incluso contenitore), compatta e sistemata tra sella e sterzo. All'epoca della sua realizzazione la soluzione era da considerare assolutamente innovativa.

  • il motore è portentoso. Test approfonditi hanno messo in evidenza la possibilità di utilizzarlo  con correnti impulsive elevale, con resa anche superiore al kW.

  • struttura e carter di copertura. E' da considerare il disegno che trasferisce ai carter leggeri e ben fatti la questione estetica, esattamente come per i moderni scooter. Rimossi i carter la struttura è semplice, tubolare e lavorata di macchina nei punti di interfaccia con i carter stessi. Difficilmente tale soluzione così ben fatta si riscontra su altre bici anche costose. 
  • piccole differenze tra modello Racing e modello City. Il modello Racing più accattivante è lievemente differente a livello di cannotto e forcelle anteriori al modello City che risulta però più leggero dal punto di vista dello sforzo applicato sui pedali. Entrambe le bici sono piacevolissime da guidare ed esteticamente accattivanti.



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